Palmira, 31 gennaio 2014
Ancora una volta vivo un avvenimento tuo a
distanza. Ancora una volta avrei voluto essere presente e non posso. Avrei
voluto celebrare, insieme alle persone care e amici comuni, il tuo primo anno di
vita nella totalità dell’amore di Dio e nella pienezza della felicità in Lui.
Celebrazione della fede, di occhi che vedono più in là dell’evidenza e di cuori
che sentono malgrado l’assenza fisica. Ad essere del tutto sinceri, oggi
nessuno avrebbe voluto che celebrassimo questo compleanno. Perché ci manchi.
Molto, a tutti. Avremmo voluto celebrare altri momenti della tua vita terrena, insieme
a te presente. Incapaci ancora, forse, di raccogliere le sfide della vita alla
fede e della fede alla vita.
Tutti ti ricordiamo come donna dal
carattere forte e schietto, senza però quella rigidità che rende infeconda la
propria vita e infelice quella degli altri. Capace invece dell’intelligenza
degli umili e dell’umiltà dei saggi. Esempio per noi di una fede decisa, ferma,
testimoniata come figlia, sorella, amica, sposa, madre, educatrice, catechista,
donna generosa nella carità. Tutti ruoli nei quali Cristo e il suo vangelo ti hanno
fatto da guida, esigendoti scelte alte, a livello personale, familiare e
associativo, davanti alle quali non ti sei tirata indietro. Hai saputo buttare
il cappello oltre l’ostacolo, per poi andare a riprenderlo, da buona scout. Il libro della tua vita è per essere imitato negli esempi
belli che ci hai lasciato, e che sono evidenti a tutti. Il tuo amore e la tua
generosità erano pratici, senza la fumosità astratta che a volte possono avere
le parole.
Personalmente mi sono sentito come
“adottato” da te e dalla tua famiglia, direi come un fratello. Mi mancherà la
tua telefonata all’arrivo in Italia, quasi sempre la prima. E il tuo attendermi
all’aeroporto di Bari ogni volta che lì sono sbarcato, sorridente insieme a
Mimmo e ai vostri splendidi figli. Mi mancherà la immancabile visita a Monte
durante la mia permanenza in Italia. La tua, la vostra gioia mi ha sempre
riempito il cuore. Non capisco perché mi abbia voluto tutto quel bene,
interamente gratuito, senza nessun gran merito da parte mia. Mai smetterò di
stupirmi e di ringraziare Dio per te e per persone come te, capaci di tanto e
sincero bene. Sei stata per me un dono speciale dell’Altissimo.
Mi manchi!! Anche se la fede mi dà la
consapevolezza che sei molto più vicina a me che prima e che mai. Che le
distanze geografiche sono annullate oggi, e quelle affettive impossibili,
perché in Dio, in cui ora vivi, non c’è che amore, perdono, riconciliazione...
Parole evangeliche che, durante questo tempo della tua assenza fisica, hanno
continuato a sfidare il nostro pensare e agire, invitandoci a itinerari di pace
che non siamo stati ancora capaci di percorrere davvero. So che dall’alto, come
sempre hai fatto quando eri in mezzo a noi, ci spingi verso i vasti orizzonti
di Dio e auguri a tutti noi “buona strada”, con una profondità d’amore da noi
ancora non del tutto conosciuta. Accompagnaci, come guida esperta, insieme a
San Francesco e alla Vergine del cammino. E
il ritmo dei passi ci accompagnerà, là verso gli orizzonti lontani si va.
Grazie Maria Teresa e... arrivederci!!
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