A Guanare ho avuto modo di condividere un paio d’ore con Eugenio ed Elisabetta, e le figlie Teresa e Sara. Abbiamo parlato della loro esperienza e del fatto che sta giungendo al termine, con l’abituale misto di gioie e malinconie; del passaggio della zona pastorale dai frati alla diocesi, il prossimo 8 marzo, delle loro reazioni e di quelle dei fedeli; dei risultati referendari e della situazione socio-politica; della nuova gravidanza di Elisabetta e di come si sente… Abbiamo chiacchierato con gusto, e con l’amicizia creatasi fin dal loro arrivo.
Martedì sono partito con fray Nixon alla volta di Pueblo Llano, dopo essere passati per Barinas a prendere fray Jesus Alexer. Infatti domani, mercoledì delle ceneri, subito dopo colazione, è previsto un ritiro dei 4 frati che si preparano alla professione solenne, a Barinas, il 7 marzo, fray Jesus e fray Edisson; a Pueblo Llano, l’8 marzo, fray Daniel e fray Yovani. Il responsabile del ritiro sono io, mentre fray Franklin si è interessato per trovare il luogo: il monastero trappista de El Hato de los Estanques, tra le città di Merida ed El Vigìa.
Esperienza, comunque, di distacco dal mondo, di trasfigurazione, provvidenziale per prepararsi a
Domenica, messa in monastero e velocissimo pranzo, per non far aspettare dei signori che mi davano un passaggio fino ai piedi della montagna, dove avrei preso un mezzo per tornare a S. Cristobal. Ho preso una delle numerose “busetas” tra Merida e El Vigìa e, dal terminal di quest’ultima, un mezzo fino a S. Cristobal. Sfortunatamente mi è toccato un “autobus” di una di quelle linee il cui bigliettaio si affaccia a ogni piè sospinto dalla porta per procacciare passeggeri, e che fermano ovunque ci sia un qualcuno che chieda salire o scendere. Risultato: circa due ore in più per coprire il tragitto. Però con un risvolto positivo anche per me: sono sceso molto vicino al seminario, senza dover arrivare al terminal di S. Cristobal, a una fermata… non prevista!!!